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08 June 2025

I morti di Gaza non hanno colore politico


Ci sono state in questi giorni astute quanto subdole manifestazioni politiche pro Gaza a ridosso del referendum che hanno visto la sinistra suddividersi in tronconi. Subdole, perché i morti di Gaza sono stati cinicamente strumentalizzati per fini elettorali e referendari. C'è il troncone pro-Pal col Pd, M5S e Avs.  
C'è l'altro troncone del duo Renzi-Calenda i quali credono che basti legare le due bandiere insieme ( quella palestinese e quella israeliana) per essere dalla parte della pace. Ridicoli. La verità è che quel progetto dei due popoli due stati è fallito da un pezzo (e loro lo sanno), e che la cosiddetta "comunità internazionale"  ha praticato il più smaccato laissez-faire nei confronti delle politiche espansive israeliane anche in Cisgiordania. Perciò, non ci saranno più "territori", ma solo macerie. Sono più di  50 anni che la sinistra e le Ong campano sulla questione palestinese e che autoalimentano il loro circo di chiacchiere, cortei e distintivi, percentuali sugli aiuti, affari. Essendo dei parlamentari avrebbero altri strumenti per incidere, ma si guardano bene dal farlo nel concreto. Ora ci mancava pure lo Yacht di Greta Thunberg, in giro a fare passerella "ecologista" al largo di Gaza. 
Men che meno mi piacciono a destra, quando fanno i pesci in barile nel timore-tremore di venire marchiati come "antisemiti", nipotini di zio Adolfo, "fascisti", "nazisti" e via con le etichette nere. Intanto ve lo diranno lo stesso e comunque, alla prima mossa o parola che non incontra il loro favore. 
 Questi poveri morti, ormai accumulatisi in quantità incalcolabile (50.000? 60.000?) e quanti bambini? (30.000?), in realtà non hanno colore politico. Sono i cosiddetti "danni collaterali" dei civili dilaniati dalle bombe e su questo dovrebbe esserci la più larga unità e convergenza di intenti allo scopo di  creare un vasto movimento d'opinione autenticamente civile contro quella che si configura come una  feroce pulizia etnica. Ma so che si tratta solo di un bel sogno.
Del resto, occorre essere realisti e constatare che la causa palestinese non viene sposata nemmeno dai loro più ricchi fratelli arabi. Restano sul campo (se così può ancora chiamarsi) i civili morti ammazzati e i superstiti costretti a subire la tecnica della caccia ai topi impazziti: a scappare da una parte all'altra della Striscia con povere masserizie e sgangherate vettovaglie, in uno scenario da incubo. Senza contare che ci vorranno anni per identificare tutti i morti e tutti i cadaveri rimasti imprigionati in macerie che richiederanno molto tempo per essere rimosse. Altro che "riviera" con aperitivi e resort! Sul blog di Gioia Locati  (sezione commenti) prelevo un commento dell'utente Tobi che fornisce una serie di articoli mettendoli tutti in riga (alcuni dello scorso anno, altri più recenti) nei quali si parla della complicità delle nostre industrie nazionali, dei governi precedenti e pure dell' attuale nostro governo in tutta questa sporca faccenda. Ci sono molti link da aprire e molte letture da fare, e di questo chiedo venia a voi tutti, ma non si può continuare ad ignorare questo scempio :


Faccio una premessa. Questa serie di articoli non vuole essere una critica esclusiva all'attuale governo. Sono responsabili, a destra come a sinistra, anche alcuni di quelli che ora stanno abbaiando contro le guerre ma che lo fanno solo per racimolare consensi. Essendo parlamentari hanno anche altri strumenti per opporsi alle guerre ma se ne guardano bene dal farlo. Ce n'è poi uno in particolare di questi che ora abbaiano che quando era al governo ha aumentato la spesa militare. Anche i governi precedenti hanno partecipato ad analoghi abomini con le varie guerre. Chiusa la premessa.

In mare, a pochi Km dalla costa di Gaza c'è un immenso giacimento di gas naturale. Erano in corso trattative tra Israele, il Libano e la Palestina per dividerne lo sfruttamento. Ma con il 7 Ottobre gli accordi sono stati fatti saltare. Ed indovinate chi si prenderà tutto il gas? Israele. Già si sapeva che questo era uno dei motivi del genocidio dei palestinesi della striscia di Gaza. Che rimarrà tutta ad Israele, inclusi i giacimenti di gas naturale. Però non sapevo che nelle operazioni di estrazione fosse coinvolta anche l'ENI. Questo spiega molte cose, soprattutto il complice silenzio dei nostri governanti nei confronti di questo genocidio. E se qualcuno osa dire qualcosa a difesa delle vittime palestinesi, subito scatta l'accusa di antisemitismo. Vietato per noi parlare. Vietato per i palestinesi vivere.

Armi e petrolio: i legami dell’Italia con Israele
Il nostro Paese è il terzo esportatore di armi verso lo Stato ebraico. E l’Eni sta concludendo un accordo per l’estrazione di gas al largo di Gaza
https://www.terzogiornale.it/2024/12/27/armi-e-petrolio-i-legami-dellitalia-con-israele/

L'Italia arma Israele: droni, caccia e radar
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/06/in-edicola-sul-fatto-quotidiano-del-6-giugno-litalia-arma-israele-droni-caccia-e-radar/8016342/

Export armi italiane: continua la crescita delle autorizzazioni, mentre la modifica della Legge 185/90 potrebbe sgretolare la trasparenza

3 Aprile 2024
Oltre 6,3 miliardi di autorizzazioni per la vendita di armi italiane all’estero: continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra. Se la modifica della Legge185/90 attualmente in discussione verrà confermata quella del 2024 potrebbe essere l’ultima Relazione annuale con un buon grado di trasparenza.
https://retepacedisarmo.org/export-armi/2024/04/export-armi-italiane-continua-crescita-delle-autorizzazioni-modifica-legge-sgretola-trasparenza/

Sempre più armi italiane all’estero: autorizzazioni ad oltre 7,6 miliardi nel 2024
Nel 2024 il Governo ha approvato un sensibile aumento di licenze per la vendita di armi italiane all’estero: sfiorati gli 8 miliardi complessivi (considerando anche le intermediazioni) di cui 7,6 (+1,4 miliardi in un anno) derivanti da autorizzazioni individuali e licenze globali. Continua l’export verso Paesi autoritari o con violazioni di diritti umani e anche verso l’Ucraina in guerra; se verrà confermata la modifica peggiorativa della Legge 185/90 attualmente in discussione questa potrebbe essere l’ultima Relazione annuale con un buon grado di trasparenza.
https://retepacedisarmo.org/export-armi/2025/04/sempre-piu-armi-italiane-allestero-autorizzazioni-ad-oltre-76-miliardi-nel-2024/


Rilanciare l'economia italiana con gli armamenti?
 

MENZOGNE NATO SULLE GUERRE NEL MEDITERRANEO PER IL GAS”. Svelate dal Libro dell’Ex Funzionario Interpol A. Evangelista
Bugie e false verità costruite a tavolino, genocidio ed esodo forzato per impadronirsi delle risorse energetiche.
https://www.gospanews.net/2024/06/14/menzogne-nato-sulle-guerre-nel-mediterraneo-per-il-gas-svelate-dal-libro-dellex-funzionario-interpol-a-evangelista/

Gaza, "Netanyahu fornisce armi a gruppo jihadista nella Striscia affiliato all'Isis": la rivelazione choc di Lieberman
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/711351/gaza-netanyahu-armi-isis-lieberman.html

Dopo 2000 Anni Scomparirà la Presenza Cristiana a Gaza? Centro Studi Federici. Il Piano di Annessione dei Generali.
Carissimi StilumCuriali, 
offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da sito del Centro Studi Federici, che ringraziamo per la cortesia. Con u n aggiornamento: mentre andava in scena il “Pogrom” di Amsterdam con relativo stracciamento di vesti dei media di regime e dei politici, a Gaza Israele bombardava di nuovo i campi dei rifugiati, bruciando vivi nelle tende donne e bambini. Ma il problema, lo sappiamo tutti, è l’antisemitismo…
https://www.marcotosatti.com/2024/11/13/dopo-2000-anni-scomparira-la-presenza-cristiana-a-gaza-centro-studi-federici-il-piano-di-annessione-dei-generali/

DRONI-KAMIKAZE ITALIANI IN VETRINA IN GERMANIA PER LO SHOPPING DI ZELENSKY. Ecco le Prove della Complicità del ministro Crosetto nello Sterminio dei Civili Russi
https://www.gospanews.net/2024/09/14/droni-kamikaze-italiani-in-vetrina-in-germania-per-lo-shopping-di-zelensky-ecco-le-prove-della-complicita-del-ministro-crosetto-nello-sterminio-dei-civili-russi/

LOBBY ARMI – 18 .STRAGE DI CIVILI RUSSI A KURSK COI DRONI-KAMIKAZE PRODOTTI IN ITALIA. Ministro Crosetto OCCULTA Loschi Affari RWM in Sardegna svelati da FORBES
https://www.gospanews.net/2024/08/10/lobby-armi-18-strage-di-civili-russi-a-kursk-coi-droni-kamikaze-prodotti-in-italia-ministro-crosetto-occulta-loschi-affari-rwm-in-sardegna-svelati-da-forbes/

LOBBY ARMI – 17. ITALIA COMPLICE DEL GENOCIDIO DI BIMBI A GAZA. Inchiesta RAI svela Affari di Crosetto con Israele. E spiega il Voto antiPalestina all’ONU
https://www.gospanews.net/2024/05/11/lobby-armi-17-italia-complice-del-genocidio-di-bimbi-a-gaza-inchiesta-rai-svela-affari-di-crosetto-con-israele-e-spiega-il-voto-antipalestina-allonu/

DALLA BANCA CHE SPECULA SULLE GUERRE MAXI-INTERESSI AI DEPUTATI… Dopo l’OK ai Decreti Crosetto sulle “Armi Segrete” di Leonardo per Kiev
https://www.gospanews.net/2024/04/24/dalla-banca-che-specula-sulle-guerre-maxi-interessi-ai-deputati-dopo-lok-ai-decreti-crosetto-sulle-armi-segrete-di-leonardo-per-kiev/

CENTINAIA DI OPERAZIONI FINANZIARIE SOSPETTE TRA VIP E POLITICI. Il Vero “VERMINAIO” dell’Inchiesta sul Dossier Crosetto & Lobby Armi
https://www.gospanews.net/2024/03/08/centinaia-di-operazioni-finanziarie-sospette-tra-vip-e-politici-il-vero-verminaio-dellinchiesta-sul-dossier-crosetto-lobby-armi/

LOBBY ARMI – 15. Inchiesta UE sui Missili all’Ucraina. Giallo su quelli Italiani Secretati da Crosetto, Amico dei Signori della Guerra
https://www.gospanews.net/2024/01/16/lobby-armi-15-inchiesta-ue-sui-missili-allucraina-giallo-su-quelli-italiani-secretati-da-crosetto-amico-dei-signori-della-guerra/

INTRIGO MEDITERRANEO TRA MIGRANTI, MAFIE E JIHADISTI PROTETTI DALLA NATO. Ma Crosetto accusa i Russi che in Africa combattono l’ISIS
https://www.gospanews.net/2023/03/14/intrigo-mediterraneo-tra-migranti-mafie-e-jihadisti-protetti-dalla-nato-ma-crosetto-accusai-russi-che-in-africa-combattono-lisis/

MELONI E CROSETTO NELLA CORTE DEI ROCKEFELLER. Lei nell’Aspen, lui nello IAI: partner di Think-Tank USA Covo di Lobby Armi & Big Pharma
https://www.gospanews.net/2022/11/02/meloni-e-crosetto-nella-corte-dei-rockefeller-lei-nellaspen-institute-lui-nello-iai-partner-di-think-tank-usa-covo-di-lobby-armi-big-pharma/

Grazie Tobi. 

Concludendo, i civili di Gaza non hanno colore politico, ma tutti i colori politici dei vari partiti, si sono impegnati per girarsi dall'altra parte e non vedere la strage degli innocenti in atto. Come pure, il cosiddetto Occidente. 

Domenica di Pentescoste


01 June 2025

I cosiddetti "valori non negoziabili" della Ue




Sinceramente ho esaurito le parole. Quando la Corte Costituzionale ha emanato la sentenza delle due madri lesbiche (una madre naturale e l'altra detta "intenzionale") mi sono cascate le braccia. Anzi, per rendere più convincente la sentenza , e farla digerire anche ai perplessi, i Giureconsulti affermano che si tratta di riconoscere la realtà e di fare tutto quanto nel supremo interesse del bambino. Insomma, l'importante sarebbero le "buone intenzioni", per  poter assurgere al ruolo di madre. Quasi quasi c'è di che portarsi dietro il fazzolettino, asciugarsi le lacrime e dire che questi ermellini sono davvero umani, tanto umani,  troppo umani. Le toghe si preoccupano dunque molto di affermare quei "valori" che tanto piacciono alla Ue, ma che - guarda caso  - dispiacciono alla maggioranza del popolo italiano. E io che credevo che il Diritto fosse inscalfibile, esatto e preciso come la matematica, e non un'opinione! 
La solita Ue in questi giorni pare stia tampinando, attraverso il Consiglio d'Europa,  il refrattario Viktor Orban, il premier magiaro che resiste, resiste, resiste nel non applicare i "loro valori". Ma come si permette costui di negare una buona educazione gender nelle scuole? Non prepara dunque la giovani generazioni "all'affettività" la più "inclusiva"? Non permette manifestazione come il "gay pride". Insomma, una vera spina nel fianco. La dichiarazione, sottoscritta da 20 nazioni su 27, si limitava a esprimere preoccupazione per la decisione di Orban di inserire in Costituzione norme che, di fatto, non solo violano il diritto di manifestazione della comunità Lgbtq, ma introdurrebbero anche forme di repressione inconciliabili con una società libera e aperta. Con la solita Germania capofila, l’Ue minaccia di togliere il diritto di voto all’Ungheria. Ha forse violato le regole dell’Unione sul bilancio come invece fanno ora  i tedeschi che sforano i bilanci per uscire dalla loro crisi? No, Budapest vieta la propaganda gender a scuola, in tv e nelle piazze. E' legittimo? direi di sì, ma a 20 Paesi non piace.

Pride vietato dunque in Ungheria? Risponde risentita la lobby Lgbtq in quel di Milano : "Ora intervenga l'Europa" Il governo ungherese ha vietato il Budapest Pride, in programma per il 28 giugno, approvando una legge che proibisce le manifestazioni pubbliche LGBTQ+ con la motivazione di proteggere i minori. (La Stampa).  Cara La Stampa giornale di Elkann, se è per questo la Ue interviene, interviene anche troppo. Mai sentito parlare di "vincolo esterno"? 
Tuttavia non sono ancora all’orizzonte sanzioni concrete per il governo magiaro, almeno per il momento. Anche perché, l'unica nostra piccola fortuna residua, è rappresentata dal fatto che non è facile mettere d'accordo tutti i paesi membri. 

Tra le novità provenienti dalla perfida Bruxelles, c'è anche la richiesta di una "profilazione" delle nostre Forze dell'Ordine sospettate di essere "razzisti". "La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione". 
È la richiesta avanzata da Bertil Cottier, presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa, durante la conferenza stampa di presentazione del report annuale 2024 dell'Ecri. 


La Ue richiede una profilazione delle Forze dell'Ordine italiane
 

“È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei”, ha aggiunto Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente della stessa Commissione.

La sottoscritta ne sa già qualcosa, una sera che uscendo da un compleanno di parenti venimmo fermati senza alcuna ragione da una gazzella di carabinieri i quali non soltanto chiesero documenti a mio marito, ma anche al "passeggero" (in questo caso io). Stupiti ci guardammo in faccia. Non andavamo forte in auto, non avevamo bevuto che bibite analcoliche.  L'auto aveva tutti i suoi dispositivi e i suoi documenti in ordine. E allora?  Mi ricordai la faccenda della "profilazione" e  perciò sospettai che questi poveri disgraziati, venissero obbligati dalla Commissione a doversi mostrare equanimi "pareggiando i conti" con noi autoctoni, facendo controlli a caso. La verità è che in realtà i giannizzeri di Bruxelles pretendono "più polizia" verso gli onesti cittadini autoctoni e un laissez-faire verso gli allogeni, su modello inglese. E' stato infatti, tra i primi, il sindaco di Londra Sadiq Kahn, britannico di origini pakistane a dichiarare che di fronte a stranieri che spacciano, sarebbe bene chiudere un occhio e magari far finta di niente. Anche la tolleranza verso la  delinquenza serve all'uopo. E cioè,  a destabilizzare e a  mandare in in fretta e furia in rovina gli stati non più sovrani, ma legati mani e piedi da tutta una serie di  "vincoli esterni". 
E questi sarebbero i "valori non negoziabili" della Ue? Una ragione di più per liberarcene. Non so da quanto tempo lo dico e lo scrivo. 

Ascensione di N.S. 1 giugno



20 May 2025

Referendum, specchietti per allodole e cavalli di Troia





Non credo che i referendum landiniani avranno successo. Più che per la consapevolezza politica dei cittadini, sarà magari una bella stagione che tarda a venire e la voglia di scappare al mare, a fare la differenza. Tuttavia non ci vuole un genio per capire che questi referendum servono a chi sogna sempre e soltanto la solita "spallata" contro il governo. Ma servono pure in funzione di "primarie" (una lotta tutta interna alla sinistra) per poter stabilire chi sarà il nuovo segretario di una sinistra a pezzi (Landini vs. Schlein?). Soprattutto rappresentano il cavallo di Troia in funzione di trascinamento del quinto e più importante quesito: quello sulla "cittadinanza breve" agli immigrati, realizzando così il sogno dei sinistri e dei cattosinistri: la sostituzione etnico-occupazionale dei lavoratori, cosa peraltro già in atto in numerosi settori. Secondo la legge attualmente in vigore, un adulto straniero maggiorenne, cittadino di un Paese che non fa parte dell’Unione Europea, deve risiedere legalmente 10 anni in Italia per poter chiedere la cittadinanza italiana. Ecco dunque come recita il quesito N.5:

5) Cittadinanza italiana per stranieri: Si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana .

Non c'è che dire: una comoda scorciatoia verso quel mai raggiunto ius soli, una sorta di via sindacale alla cittadinanza breve. Ci sarebbe dell'altro da sottolineare. Il mondo del lavoro e i diritti sociali perduti non si rilanciano coi referendum, oggi un'arma spuntata dato che di questo strumento se ne è fatto un largo uso-abuso, da Pannella in poi. E il povero Magi vestito da fantasma ne è solo la pallida e sbiadita imitazione. Inoltre i nostri sono referendum abrogativi, quindi occorre comunque legiferare al riguardo. E le leggi, fino a prova contraria, le fanno i governi e i parlamenti che le approvano.

Voglio altresì ricordare al signor Landini che in quanto a diritti dei lavoratori merita una solenne bocciatura, dato che in luogo di proteggere operai e impiegati che non volevano vaccinarsi, ha permesso discriminazioni, sospensioni, radiazioni da ordini professionali, licenziamenti e altre punizioni. Inoltre non ha mai speso una sola buona parola per i portuali di Trieste docciati con gli idranti di acqua gelida dalla polizia alle sette di mattina. Chi non ricorda le foto tra lui e Draghi abbracciati e mascherinati? Fu un vero e proprio patto scellerato contro il lavoro. 

Landini e Draghi: un patto scellerato

E tanto per rimanere in tema di collaborazionismo cigiellino, chi non ricorda le risatacce sguaiate di Susanna Camusso con Monti a Cernobbio sul lago di Como seduti al desco insieme, con la bocca piena di cibo? Tanto per rinfrescare la memoria, non ci fu una giornata di sciopero contro la legge Fornero e il fenomeno degli esodati. Ovvero lavoratori che non percepivano né paga né pensione. Così come il sig. Landini che allora era il segretario della FIOM si limitò a uno scioperetto-farsa di malapena 4 ore contro il Jobs Act del governo Renzi (2014), per la cronaca, governo di sinistra, minacciando di occupare le fabbriche. Quali fabbriche? E di grazia, dove sono più le fabbriche? Una presa per i fondelli.
In mancanza di fabbriche da occupare, ora il povero Landini fa saltar fuori dal suo cilindro un bel referendum abrogativo con grande dispendio di quattrini, contro la citata "riforma" che è stata fatta passare, grazie alla loro fattiva collaborazione.
Per parte mia, non ho nessuna intenzione di recarmi alle urne e contribuirò come posso a invalidare questo referendum.
C'è ancora molto altro.
La precarizzione del lavoro, la de-industrializzazione del nostro paese, magari effettuata col pretesto di realizzare politiche green ed ecologiste (come nel caso dell'Ilva), la spinta alla delocalizzazione degli impianti in paesi detti "emergenti" (il cosiddetto terzo e quarto mondo), le politiche globaliste e tutti questi fenomeni oppressivi, hanno potuto realizzarsi grazie al collaborazionismo sindacale e alla Sindacatocrazia che ha soffocato e soffoca il mondo del lavoro.

Personalmente, per l'assistenza fiscale, preferisco recarmi presso un commercialista, in luogo dei loro CAF ai quali non voglio dare i miei soldi. Anche perché presso i sindacati della Trimurti (e in particolare la Cgil) è ormai d'uso adibire stranieri all'assistenza fiscale. E non mi si venga a cantare il solito ritornello che quelli dell'assistente fiscale sono "lavori-che-gli-italiani-non-vogliono-più-fare", come recita ormai da tempo,  la loro stracca favoletta. Un lavoro così, pulito e salariato molti italiani lo vorrebbero, eccome.

Va bene così, intanto il loro copione filmico lo conosciamo già: mobilitazione per tutte le piazze d'Italia da qui all'8 giugno per affermare più diritti del lavoro, più soldi, più sicurezza delle norme e bla-bla-bla nel nome del solito "antifascismo" e magari contro la RAI color fiamma tricolore che non fa abbastanza propaganda ai loro salvifici quesiti referendari. Qualcuno ci cascherà di nuovo. Io non ci casco. Et si omnes, ego non.

San Bernardino da Siena

13 May 2025

Cercasi medico di famiglia disperatamente

 



In molte regioni e provincie italiane la popolazione è priva del medico di famiglia, più banalmente chiamato "medico di base". Anche la stampa mainstream e quella locale, hanno dato conto di regioni e provincie interessate. Trovare un medico è complicato anche fuori dalle grandi città: intere aree interne, piccoli comuni e comunità montane ne sono attualmente già prive e la situazione è particolarmente grave in alcune zone di 4 Regioni - Abruzzo, Marche, Molise, Umbria - già rimaste senza medici di Medicina generale. Non mancano zone anche della laboriosa Lombardia che sono rimaste scoperte in ambito sanitario. Poi ci sono molte zone "scoperte" della Sardegna.
In Italia al momento, mancano più di 5.500 medici di famiglia. Un numero destinato a crescere nei prossimi anni a causa dei pensionamenti e del calo di interesse da parte dei giovani medici verso questa professione.

Non c'è di che stupirsi: era proprio quello che volevano dopo il tempo di quella che continuano a chiamare "pandemia". Oggi occorre prendere atto che il sistema sanitario è clinicamente morto con liste d'attesa interminabili e ingestibili, con presidi sanitari sguarniti e con la conseguente spinta verso la sanità privata per coloro i quali possono permetterselo. Ma la cosa più desolante è constatare che buona parte dell'opinione pubblica ha accettato  questo "passaggio strutturale", manco fosse una fatalità inevitabile, senza mai interrogarsi sui responsabili nazionali e internazionali che lo hanno causato. Pazienti troppo pazienti! - è questo il guaio.
Io stessa mi sono ritrovata ad assistere al fuggi-fuggi dei medici in pensione che non volevano venire travolti dal caos sanitario, e a dover subire un interregno senza un vero medico di famiglia. Mi capitò poi un dottorino giovane che pareva meticoloso. Comparve nella primavera del 2023, ma il tempo di arrivare all'autunno che sparì dalla circolazione senza che l'ASL o ASST come la chiamano, si degnasse di darmi comunicazione della sua cessata attività. Men che meno, il dottorino in questione che forse, spaventato dagli assistiti in esubero, deve aver deciso che da grande, quello non poteva essere il mestiere della sua vita.
Mi ritrovai in seguito registrata come "assistita"  presso una giovane dottoressa. Grazie a Dio, partii per il mare che insieme al sole è sempre una grande cura, e non ne ebbi bisogno per un po'. C'è  da accendere un cero alla Madonna, perché in autunno  e  per tutto l'inverno, non presi un raffreddore. Torna la primavera e l'estate 2024. La mia buona salute, mi rendeva assai pigra e restia nel voler andare a conoscere questa dottoressa. Se c'è una cosa che ci ha insegnato la crisi sanitaria (procurata) del 2020-2023 è la sfiducia nella classe medica. Spiace dirlo, ma è una categoria che poco ha fatto per accaparrarsi la nostra fiducia (o almeno, la mia), durante tutto quel periodo. E di questo si dovrebbe prendere atto. 
Ma ecco che la necessità di fare delle radiografie ad un piede, mi ricondusse all'ambulatorio snobbato da circa un anno. Con disappunto mi accorsi che le visite erano tutte su appuntamento e che non esistevano più i giorni "liberi" di ambulatorio, nei quali, chi aveva un'urgenza, si imbucava lì e aspettava. Ma ancor più, mi inalberai nel constatare che il caro vecchio medico di famiglia del buon tempo che fu, quello che ti dava l'appuntamento immediato, era relegato al mondo dei ricordi e che la dottoressina, faceva filtrare le telefonate da una segretaria che, quando si degnava di rispondere,  ti rinviava alle calende greche. "Fino alla fine del mese non c'è posto" - mi sentii dire. Ma scherziamo? Non scherziamo col fuoco. 
Io avevo bisogno di una semplice impegnativa (ovvero la prescrizione), perché sì, perché ora anche i cosiddetti laboratori diagnostici privati che spuntano qua e là come funghi un po' dappertutto, vogliono quel foglietto del "medico di base". 
Un controllo sovietico a carattere sanitario? Un'intrusione di Babbo Stato, anzi, di Babuscia, ogni qualvolta  si accede al cosiddetto libero mercato della Sanità?  
Ne chiesi conto al laboratorio privato e mi dissero che era per "coerenza" allo scopo di "valutare un percorso diagnostico e terapeutico", una spiegazione che mi convince poco..
Dovetti così tornare allo studio medico della dottoressina, dato che avevo bisogno della prescrizione anche per le terapie. E alla faccia del "libero mercato" e della libertà di cura! Ancora una volta mi ritrovai dei blocchi davanti. Pareva che stamparmi quel fogliettino, costituisse per la dottoressa, la stessa fatica  di Sisifo quando  sollevava un  enorme masso.  "Guardi che lei deve fare solo click e stampare", le dissi dopo aver visto la sua faccia scura. 
"Sì, ma se tutti facessero come lei e dovessi fare tanti click...", mi rispose piccata. Si riferiva al fatto che  mi ero fiondata in ambulatorio senza appuntamento. Ma non potevo fare altrimenti, tenuto conto che avevo già preso la prenotazione per le terapie private (e cioè pagate di mia tasca).  
Insomma, per farla breve, mi sono resa conto che il privato copia la burocrazia del pubblico, mentre nel pubblico anche tra i medici della mutua, alcuni si comportano  da baronetti: pochi assistiti un tanto al giorno, ambulatori semi-vuoti, mezza giornata come orario, da lunedì fino a venerdì (settimana corta). Poi ci sono i ponti festivi dove è vietato ammalarsi: inutile reperirli. Tuttalpiù, alla malaparata si chiama la Guardia Medica.



Chi faceva per davvero il medico di famiglia con il borsone nero e con lo stetoscopio, non aveva bisogno di mandarti di continuo dallo specialista a fare le analisi perché tastava, visitava, ti faceva fare il colpo di tosse. Ed è  già archeologia del passato, anche se, in realtà  correva l'anno 2019, anno che Schwab chiamava A.C. che non vuol dire Avanti Cristo, ma "Ante Covid" (vedere le sue "perline sociopatiche").  
E l'unica libertà sanitaria che ci è rimasta è quella di cambiare medico, sperando di guadagnarci nel cambio. E difatti ho dovuto ancora una volta, cambiare dottore. Alla prossima odissea, allora! E che ciascuno racconti la propria. 

Beata Vergine Maria di Fatima

08 May 2025

Fumata nera, fumata bianca

 


E' curioso vedere questa marea umana in piazza San  Pietro col naso in su a guardare quel comignolo che finora ha emesso solo fumate nere. E non si tratta solo di fedeli, ma di turisti e avventori curiosi. In questo momento la vera superstar è un gabbiano che non vuole spostarsi da quei paraggi. Pare che da uno, poi ne siano arrivati due. Sinceramente non mi aspettavo che questo conclave si trasformasse in un evento mediatico così pervasivo. Emittenti tv che danno reportage tutti uguali e tutti in copia. Più di 4000 giornalisti accreditati che invadono terrazze romane limitrofe, reporter, teleobiettivi potentissimi, giungle di parabole satellitari. Ma quel che sconcerta è il totoscommesse di queste ore, sui 133 cardinali "papabili". Purtroppo l'eredità bergogliana ci ha lasciato una specie di concerto rock da stadio, fatto di cronisti assaltatori di tonache svolazzanti che cercano di sottrarsi alla curiosità morbosa. In mancanza di vere notizie, abbiamo la mono-news dei talk show, sempre abilissimi nel discettare sul Nulla. E' difficile che nel mondo non accada nient'altro che l'elezione di un papa, ma l'impressione che se ne ha in queste ore, è quella della sospensione,  perfino dalle guerre. Financo, dai soliti fattacci quotidiani. E da una parte, è pure meglio così, tenuto conto della morbosità mediatica e delle  estenuanti dirette anche sui casi di truculenta cronaca nera. La cosa più ridicola e grottesca è la vecchia Tele-Kabul comunista (ovvero Rai 3) che fa le dirette papali, con le relative Giovanne Botteri & affini, trasformatesi per l'uopo in "vaticaniste". Roba da rotolarsi per terra dalle risate. Ce ne sarebbe anche per quei cardinali africani che hanno scolato liquori dal frigo-bar pensando che fosse tutto gratis. Per altri, che fino a poco tempo prima del fatidico "extra omnes"  parlavano al microfono  ai "follower" dei loro siti e profili. 

Non faccio previsioni, ma soprattutto non mi faccio soverchie illusioni. Temo che un vero "pontifex" che faccia da tramite tra Terra e Cielo in grado di essere una vera guida spirituale per l'umanità, faccia parte della nostra legittima aspirazione, ma che difficilmente potrà realizzarsi, tenuto conto che il tarlo del "progresso" e della "modernità" è penetrato da tempo nei labirinti del Vaticano. Per cominciare ci sono buchi neri che vanno assolutamente rischiarati quando in occasione del governo Obama venne fatto sloggiare papa Ratzinger, facendogli leggere una "declaratio"  di rinunzia in pessimo latino. E' tempo di fare chiarezza su questa oscura vicenda che lascia pensare a un "colpo  di stato", con un sostituto già bell'e pronto. Ne diedi conto qui in "Giallo vaticano",  un post più volte ripreso da altre piattaforme, blog e siti. 

E ora, a distanza di dodici anni,  perfino il sito di Nicola Porro non esclude la strana coincidenza della rimozione forzata di Berlusconi del 2011 e due anni dopo,  di quella di Benedetto XVI nel 2013.  Meglio tardi che mai e beato a chi si sveglia! - verrebbe da dire. Nel primo caso si installò, come è noto, un governo "tecnico". Nel secondo, l'argentino Jorge Mario Bergoglio. 


Colomba straziata da corvo nel 2014

Frattanto, si consumano le dirette  a reti unificate nei luoghi di nascita del papabili italiani con cronisti che si fiondano a Schiavon nel trevigiano, luoghi di don Piero (ovvero l'astuto diplomatico Parolin), di don Matteo (ovvero di Zuppi, della comunità di Sant'Egidio, un'ipotesi di elezione che non mi piace per nulla) e del card. Pizzaballa nella bergamasca che è l'unico che ha ancora un'anziana madre novantenne. Dei tre, ovviamente preferisco il terzo, ma non credo che in queste ore sia ben visto da parte israeliana, tenuto conto che è il cardinale che sapeva e sa troppo, che ha troppo visto, troppo sentito, e che le dinamiche di quel mondo lui le conosce  fin troppo bene. Oltretutto, conosce bene lingue arabe e l'ebraico. Inoltre la sua missione pastorale di Patriarca di Gerusalemme, è collocata in un importante crocevia tra Oriente e Occidente,  a forte valenza simbolica. 

Che altro aggiungere giunti a questo punto? Forse dovremo attendere ancora un po' perché i cardinali convenuti da ogni parte del mondo, non si conoscono e non parlano quell'unica lingua unificante che prima coloro i quali indossavano la talare, sapevano: il Latino. Pur tuttavia, mai porre dei limiti alla Provvidenza. 


Aggiornamento: E' comparsa la fumata bianca, al quarto scrutinio. E' un papa americano che si chiama Robert Francis Prevost e ha preso il nome di Leone XIV. 


San Vittore - Madonna di Pompei